Fa uno strano effetto dire “vado a fare un giro in centro”, perché ora parlo di Milano.
Senza nulla togliere a Reggio Emilia, ma è come confrontare una cartina in scala con la realtà.
I due centri, oltre all’ampiezza, sono diversi per la quantità di persone che li visitano e delle strade da girare.
La sensazione è proprio quella di essere finita in uno spazio molto più ampio e di non vederne i limiti.
Milano è una destinazione molto gettonata per le gite scolastiche, l’ho visitata più di una volta, ma mai da sola.
Tra le visite ai monumenti con la classe, una mostra d’arte con Damiano e le fiere di libri, visitate con altri Quattrocchi, non mi sono mai preoccupata troppo di cavarmela con i miei mezzi.
Dicono, però, che ci sia una prima volta per tutto. E in questo caso, l’occasione di andare a Milano si è presentata grazie a dei colloqui.
E nella speranza che andasse tutto in porto, avevo anche preso appuntamento per visitare un paio di case in affitto.
Il fatto che avessi già visto Milano contava poco.
Dove lo mettiamo lo stress di essere sotto esame, di non sapere dove si trova l’azienda che ti aspetta e di non essere pratica dei mezzi della città?
Per questo ho pensato di sfruttare questa esperienza per consigliarti 3 applicazioni per girare con più serenità.
L’idea è di darti una base da cui partire per organizzare una trasferta senza accompagnatori, quindi allaccia le cinture che si parte.
1. ATM Milano, per muoversi con i mezzi pubblici
Tra macchina e mezzi pubblici, scelgo la seconda opzione.
Lo so, sono la prima a inneggiare contro le gaffe di Trenitalia, ma anche la prima che desidera vedere treni, autobus e metro funzionare per poterli usare ogni giorno.
Per quanto i mezzi pubblici limitino gli orari di movimento, trovo siano perfetti per raggiungere ogni angolo della città.
E senza dover impazzire alla ricerca di un parcheggio!
La difficoltà maggiore è quella di capire come funzionano le linee che si hanno a disposizione.
- Dove mi porta?
- Che giro fa?
- Ci sono rallentamenti oggi?
Ecco, ATM Milano risponde proprio a queste domande già dalla schermata principale.
Si possono verificare i percorsi, cercare le linee e acquistare i biglietti con carta di credito o tramite sms.
C’è poi uno spazio per le news in cui appaiono gli aggiornamenti relativi a ritardi o problemi sulle linee.
Mi piace anche l’organizzazione data all’area informazioni, in cui si possono trovare elencati tutti i diversi tipi di biglietti disponibili, oltre a una sezione dedicata a passeggeri con disabilità.
Ho utilizzato ATM Milano anche per allontanarmi dal centro e raggiungere il quartiere di San Felice, mai sentito e mai visto.
Quindi sì, sono parecchio soddisfatta di questa applicazione.
2. Alla macchina non rinuncio: Sharengo
Ammetto, però, che l’autobus non è sempre la risposta giusta alle nostre esigenze.
Uno dei colloqui fatti a Milano mi era stato programmato alle cinque del pomeriggio.
A inizio marzo, quello è un orario ancora “invernale”: in pratica mi sarei ritrovata fuori dall’azienda al buio.
Da lì avrei dovuto raggiungere a piedi la fermata dell’autobus, per arrivare alla metro e poi in stazione centrale.
Girare in una zona industriale che non conosco non mi rendeva molto sicura.
Quindi mi sono iscritta a Sharengo.
Si tratta di un servizio di noleggio per auto elettriche.
Auto di piccole dimensioni – giusto due passeggeri – che si possono sbloccare solo attraverso l’applicazione.
Per usarlo quindi è necessario avere uno smartphone e avere collegato una carta – di credito o prepagata – al proprio account.
La parte più divertente è il dove si trovano queste macchine: praticamente ovunque.
Questo perché una volta utilizzata, la si può parcheggiare e lasciare lì, l’importante è che sia bloccata.
Per ogni città in cui il servizio è attivo, c’è una zona operativa definita.
Si può guidare anche all’esterno di quest’area, ma per terminare la corsa è necessario riportare l’auto dentro alla zona di copertura, che comunque è parecchio ampia.
E non ti ho detto la parte migliore: con questa macchina in stile Minion puoi andare in centro gratuitamente, senza limiti in Area C e nelle ZTL!
In pratica giri in tutta libertà e senza nuocere all’ambiente: davvero fiQo.
3. Wher: girare con più serenità anche a tarda sera
A proposito del non sentirmi sicura di girare per luoghi che non conosco, Wher cade proprio a fagiolo: mappe e città a misura di donna.
Ho scoperto questa applicazione per caso, navigando su Instagram, e trovo si tratti di un progetto strepitoso.
Alla base di Wher c’è la volontà di sentirsi più sicuri nel vivere una città.
Un progetto dedicato alle donne e a cui tutti possono partecipare.
Wher ti mette a disposizione una mappa della zona che ti interessa visitare.
Potrai selezionare la fascia oraria in cui intendi girarla e a quel punto le strade sulla mappa si coloreranno di:
- viola, se si tratta di una zona tranquilla;
- giallo, per le zone in cui fare attenzione;
- rosso, per le zone da evitare.
L’app è in costante aggiornamento perché anche gli iscritti possono aggiungere le proprie considerazioni attraverso dei commenti, o segnalando le strade che si conoscono attraverso il sistema a tre colori.
Una vera e propria community.
Lo trovo un progetto innovativo, soprattutto perché presta attenzione agli altri.
E il fatto che sia partito da un’esigenza principalmente femminile, non significa che non possa essere utile a tutti.
Bene, Quattrocchi, questi erano i miei consigli per girare da sol* con più serenità.
Fammi sapere che ne pensi e magari consigliamene altri da mettere alla prova!