4ocean: indossare la spazzatura per pulire il mare

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Trasformare qualcosa di brutto, come i rifiuti che inquinano il mare, in un oggetto dal design semplice ed efficace, come un braccialetto, che faccia vedere che l’amore per l’ambiente è “in”: arriva 4Ocean.

4ocean

Ma partiamo dall’inizio, molto lontano, sulle spiagge di Bali, dove due amici surfisti, Andrew Cooper e Alex Schulze, si rendono conto con sgomento della incredibile quantità di rifiuti plastici che bloccano le barche dei pescatori e si riversano sulla costa. Da qui nasce l’idea per l’organizzazione di pulizia dell’oceano che nel 2017 ha rimosso più di 115 tonnellate di rifiuti: spostare l’obiettivo del lavoro dei pescatori dal pesce ai rifiuti e trasformarlo in una fonte di guadagno.

Bali

4Ocean è un’iniziativa che ho conosciuto da poco, ma ho già imparato ad amare, non solo per il suo scopo principale di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, ma anche per il suo carattere poliedrico ed innovativo. Funziona in modo semplice: personale specializzato insieme ad un nutrito team di volontari in Florida e in Indonesia raccolgono dal mare i rifiuti e li trasformano in braccialetti che vendono online; ogni braccialetto finanzia la rimozione di mezzo chilo di spazzatura.

4ocean

La mission di 4Ocean si fonda su cinque punti cardine: ovviamente, O.C.E.A.N.

O come Optimizing Technology, ovvero la garanzia di utilizzo degli ultimi ritrovati tecnologici utili allo scopo; come creating jobs, perché, come ho detto, non si serve solo di volontari, ma anche di marinai professionisti, comunicatori, amministratori, etc… E e A, come education awareness, perché l’azienda si occupa di informare quante più persone e istituzioni possibili a proposito del pericolo dell’inquinamento da rifiuti plastici; come new global economy basata sul valore della plastica come materiale riutilizzabile.

4ocean

La parte di educazione e consapevolezza è sviluppata in maniera dinamica e sempre innovativa, inaugurando diverse linee di bracciali in base al progetto che viene sostenuto in quel periodo: azzurro lo standard, rosso per il corallo, nero per la salvaguardia degli squali, bianco per gli orsi polari, verde per le mangrovie.

Pubblicizzando questi prodotti ad edizione limitata, il team di 4Ocean presenta al pubblico aspetti dell’ecosistema in pericolo che tendono a passare sotto silenzio e coinvolge gli individui nell’azione. Il messaggio è chiaro: nessuno è troppo lontano, tutti possono fare qualcosa. 

Qual è il tuo punto di vista?