Midyear review: book tag e altre cose

Midyear review: book tag e altre cose

Tempo di lettura 5 minuti

Buona domenica Quattrocchi!
Sono armata di caramelle gommose e latte al cioccolato (vegan) per mantenere alto il mood estivo nonostante il tempo grigio.

Come da titolo – e da inglesismi buttati come coriandoli al vento –, sono qua per fare un resoconto di metà anno: il midyear review, appunto.
Per renderlo più interessante ho pensato di mettere insieme: midyear book tag, consigli estivi e consigli Einaudi per accaparrarsi lo zaino, il gadget dell’estate!

Essendo un articolo bello ricco, ecco una piccola preview di cosa troverai:

  1. Tatuaggi, corpo, indipendenza
  2. Midyear Book Tag: le cose veramente importanti, con:
    • 3 consigli estivi: misteri e fugacità
    • consigli Einaudi per accaparrarsi lo zaino

Tatuaggi, corpo, indipendenza

Il 14 luglio, giorno di presa della Bastiglia, mi sono tatuata.
Dopo 12 anni di riflessioni, per capire se davvero volevo tatuarmi, se davvero desideravo ancora vedermi la pelle diversa.

Mi sono tatuata una piccola àncora ⚓️ interrotta a metà da tre onde 🌊, si trova sul lato destro del polso destro.
Mentre sull’avambraccio sinistro, verso il gomito, ho un pesciolino stilizzato.
Entrambi i tatuaggi sono stati fatti con lo stile della linea sottile, il pesciolino ha anche la linea continua.

A tatuarmi è stato Dennis, della Sailors Tattoo Milano Duomo.
Lo ha fatto con grande precisione e delicatezza, e no, non ho sentito male. Era più che altro un fastidio.
Per capirci, lo stesso fastidio che provo a depilarmi intorno al ginocchio, dove sono più sensibile.

Tatuarmi mi ha trasmesso un senso di felicità, è stato come sentirla colare nel petto.
Era un desiderio che avevo da quando avevo vent’anni, che ha significato modificare il mio corpo e l’ho fatto senza pensare a quello che avrebbero detto gli altri.
L’ho fatto sentendo tutta l’indipendenza che sono riuscita a costruire in questi ultimi due anni.

In questi due tatuaggi ci vedo davvero il fulcro del mio midyear review.
Con chi nel vedermi tatuata mi ha chiesto se fossero veri, o che sbagliavo a farmeli d’estate, perché vanno fatti in inverno, o ancora che potevo farli in un punto differente.

Per completezza: li ho fatti in estate chiedendo all’esperto – il tatuatore – come curarli e informandomi anche sulla distanza rispetto alla data della seconda vaccinazione – cinque giorni per essere certi di capire se erano i tattoo a dare problemi o il vaccino. Io ne ho messi tredici.

La vaccinazione, ecco un altro punto importate di questa prima metà dell’anno.
Un dovere sociale, verso chi non può vaccinarsi, me stessa e le persone con cui voglio divertirmi.

Insomma, questa prima metà dell’anno è stata intensa, a tratti difficile, e piena di soddisfazioni.
E anche i libri ne fanno parte.

Midyear Book Tag: le cose importanti

Mai fatto un Midyear Book Tag, così come penso di non averli mai guardati.
Un vero peccato perché con una decina di domande (13 nel mio caso) si vanno a svelare alcuni aspetti libreschi che non sempre saltano fuori.
Per esempio: stai vivendo una cotta libresca? Quale il libro ti ha stupito di più? Quale invece ti ha deluso?

All’apparenza possono sembrare domande da poco, ma in realtà aiutano parecchio a capire di quale storia sentiamo l’esigenza, di quale amore vogliono vivere gli altri 🥰
Ecco, se ti va, fammi sapere il tuo punto di vista nei commenti, rispondi alle mie stesse domande o ad altre che hai trovato sull’internet: così ci scambiamo consigli 🤓💛

Nel frattempo, tirando le somme dei primi sei mesi e andando a ritroso con le letture 2020, ecco i miei 3 consigli per l’estate.

3 consigli estivi: misteri e fugacità

Nei meandri di Parola di Quattrocchi c’è un articolo dedicato ai romanzi da spiaggia, così come quello dedicato alle letture nordiche per rinfrescarsi un po’.
Giusto per ampliare la nostra TBR, ecco altri tre consigli per quest’anno:

Il primo consiglio è un libro dai toni fantasy con risvolti mistery (l’ho detto che oggi gli inglesismi piovono): Piranesi, di Susanna Clarke, citato nel Midyear Book Tag in qualità di “libro che mi ha stupita di più”.
Di questo romanzo ho apprezzato i dettagli dei diversi ambienti descritti, la crescita della consapevolezza del protagonista così come l’aspetto paranormale che va per l’appunto a intrecciare i due generi citati verso i quali sento sempre un forte richiamo 🐚

Per restare in tema mistery, ma andando più verso il classico: Poirot, tutti i racconti, della mitica Agatha Christie.
Adatto per gli amanti dell’investigatore belga dalla testa a uovo e le celluline grigie sempre attive, ma forse di più per chi vuole approcciarsi al personaggio avendo tra le mani un’ampia scelta di casi da risolvere 💡

Che estate sarebbe senza un libro ambientato al mare d’estate?
Ogni anno cerco una lettura che scorra fluida, leggera a livello narrativo e con una profondità sul piano dei temi o dei personaggi.
Quella trovata quest’anno è L’ultima estate, di André Aciman. Un romanzo breve, perfetto per essere gustato anche in pochi giorni di viaggio 🚗 e ambientato sulla Costiera Amalfitana.
Un romanzo che mi ricorda un po’ i toni alla Fitzgerald: americani in vacanza all’estero, che si godono le estati con un tono di noia ricercata interrotta da personaggi velati di mistero e che incarnano la fugacità dell’estate stessa.

Consigli Einaudi per accaparrarsi lo zaino

Non è veramente estate senza gli sconti libreschi, così come non lo è senza un gadget da accaparrarsi.
Dopo la borsa mare 2020 – che non sono riuscita a reperire perché non ho agito abbastanza in fretta –, ecco che Einaudi se ne esce con lo zaino.

Come cita lo slogan, in due è un’altra storia, per poter avere lo zaino – a scelta beige o nero – ti basterà scegliere due libri Einaudi, senza un minimo di spesa, e potrai scegliere i libri da tutto il catalogo.
Questo ha i suoi vantaggi, non dovrai per forza scegliere tra i classici o altro, ma mette noi lettori davanti all’ardua scelta di capire cosa comprare: il catalogo è bello ampio.
Certo, nulla vieta di tornare in libreria, acquistare un altra coppia di romanzi e prendersi pure un secondo zaino!

Io ho acquistato due libri piccini presa dall’ispirazione del momento: Il pedante in cucina, di Julian Barnes, e Harvey, di Emma Cline.
Se con Il pedante in cucina ci troviamo davanti a una lettura ironica, dove J. Barnes ci mette al corrente della sua passione e delle difficoltà riscontrate nel praticarla, con Harvey Emma Cline ci mostra un H. Weinstein nei momenti più banali e personali prima del verdetto.

Due testi interessanti che però non mi hanno entusiasmata molto, soprattutto Harvey mi ha provocato grande disturbo.
Pur trovando questo Harvey Weinstein meschino, come detto dall’autrice stessa, ho sentito anche un tono pietoso nel mostrare a tutti i costi un lato debole e umano che non trovo corretto mostrare visti gli accadimenti.
Si tratta di un discorso complesso, in ogni caso, per cui penso mi prenderò un altro po’ di tempo per elaborarlo al meglio.

Quindi, in sostanza, cosa ti consiglio veramente degli Einaudi?

Tra i saggi abbiamo tre testi sempre molto attuali, scritti con grande precisione e premura.
Ti metto i link agli estratti, così puoi dare un’occhiata:

Passando alla narrativa italiana, passiamo da due storie intense e crude con protagonisti i bambini a una fresca e divertente. Lascio anche qui gli estratti:

E concludiamo con la narrativa straniera, dalla Spagna al Giappone:

La lista non ti soddisfa? Allora, ti consiglio di recuperare la live dedicata ai consigli Einaudi di Ilenia Zodiaco: qui di cose interessanti ne tira fuori parecchie!


In tutto questo ci terrei a ricordare a me stessa che a fine agosto/inizio settembre mi aspetta il trasloco – ebbene sì, cambio casa 🌈 – e che più libri entrano in casa, ci saranno più borse e scatoloni da spostare.
In fondo sono i rischi del lettore, una clausola che tendiamo a ignorare volentieri 😜

Qual è il tuo punto di vista?