A passeggio nella storia misteriosa: Vitruvio e Bologna Magica

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Già un’altra volta qui, su Parola di Quattrocchi, ho raccontato come è possibile riscoprire la propria città come destinazione turistica, per abbattere la monotonia della vita quotidiana, imparare cose nuove e vedere il posto in cui viviamo sotto una nuova luce.

Una città millenaria come Bologna, la mia città, ha tantissimi segreti da nascondere, essendo stata in diverse epoche un fiorente centro culturale. Le tracce della sua storia scientifica, artistica, folkloristica ed esoterica sono disseminate lungo le strade più strette e i vicoli più impensati, come anche esposte alla luce del sole in attesa di essere notate: dai versi di Dante sulle Due Torri ai capitelli della Basilica di Santo Stefano che hanno ispirato alcune delle punizioni dei dannati nella Divina Commedia, dal mascherone di Palazzo Malvasia che versava vino, alle leggende sulle origini diaboliche della Torre Asinelli. Due associazioni, che talvolta collaborano anche tra loro, si occupano di guidare visitatori e cittadini attraverso tutto questo e lo fanno nei modi più creativi…

Vitruvio

onorina pirazzoli

L’Associazione Vitruvio si occupa di promuovere il territorio della città metropolitana organizzando percorsi guidati, eventi e spettacoli: il suo palinsesto prevede attività per l’esplorazione dei suoi sotterranei e delle sue vie d’acqua, come anche di luoghi normalmente non accessibili. Attraverso diversi mezzi espressivi e multimediali l’associazione crea contenuti sempre nuovi adatti a spettatori di ogni età.

L’icona dell’associazione è colei che accompagna ogni percorso, ovvero la intramontabile, insostituibile, incredibile zdaura bolognese Onorina Pirazzoli, di “duemila anni per gamba”, che incarna lo spirito della città. Interpretata negli anni da diverse attrici, si tratta della figura cardine degli itinerari di Vitruvio, che conferisce a questi ultimi un sapore popolare, valorizza il dialetto locale e comunica in maniera creativa informazioni e curiosità.

Bologna Magica

bologna magica

Con lo stesso principio di valorizzazione nasce nel 1992 il progetto Bologna Magica, dalla mente degli autori Morena Poltronieri ed Ernesto Fazioli, che fanno parte dell’associazione culturale Mutus Liber, la quale si occupa di studi relativi all’ermetismo, alla filosofia e alla mitologia e conduce iniziative legate al mistero, alla spiritualità e all’interculturalità. All’associazione appartiene anche il Museo Internazionale dei Tarocchi, che espone mazzi originali realizzati da artisti contemporanei per dare visibilità ad un tema millenario come quello degli Arcani.

Nell’ambito di Bologna Magica, i tragitti urbani attraversano il centro storico e sono divisi in base alle principali tematiche che hanno caratterizzato la sua storia occulta: non solo la stregoneria, ma anche le credenze sul vampirismo, le tracce dei cavalieri templari, gli intrighi delle famiglie nobili dalle vicende più trucide agli aneddoti più piccanti. Insomma, si tratta di presentare Bologna come un caleidoscopio!

Negli ultimi anni ho passato alcune delle sere d’estate più belle all’insegna delle risate con la zdaura onorina o dell’alchimia raccontata da Morena ed Ernesto. Per la giornata della Museum Week dedicata ai segreti non potevo che scegliere di parlare di queste due operazioni di promozione turistica anticonvenzionali e avanguardistiche che rendono giustizia ad una città così ricca di sorprese, che ha persino una pizza intitolata “Mistero Bolognese”!

Qual è il tuo punto di vista?