Buon anno, Quattrocchi!
No, non sono in ritardo con gli auguri; domani, il 25 gennaio, in Cina si festeggia la Festa di primavera, conosciuta in Occidente come “Capodanno cinese”.
La Festa di primavera è la più importante festività del calendario lunare cinese.
Ogni anno viene celebrata in concomitanza con la prima luna nuova che cade tra il 21 gennaio e il 20 febbraio.
Come le nostre festività natalizie, anche i festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno proseguono per due settimane: dalla vigilia del Capodanno fino alla Festa delle lanterne.
Molti dei cinesi che hanno lasciato i loro luoghi d’origine, con l’avvicinarsi del nuovo anno, nutrono il desiderio di farvi ritorno per rivedere i propri cari.
Il cenone di Capodanno è quindi un’occasione per le famiglie per riunirsi, per fare visita ad amici e parenti e per scambiarsi regali; tra questi i più apprezzati sono le hongbao, buste di carta rossa contenenti soldi che vengono donate ai più giovani come augurio di buona fortuna.
Ed è proprio questo ciò che ci si aspetta dal nuovo anno che sta per arrivare: fortuna, salute, felicità, ricchezza e prosperità.
Le origini della Festa di primavera
La Festa di primavera vanta origini antichissime che risalgono alle civiltà che in Età arcaica popolavano la Cina.
Secondo un antico mito, in una tana nel fondo del mare viveva una temibile creatura dai denti aguzzi e dalle corna appuntite chiamata Nian – nian in cinese significa “anno” –, una bestia sensibile a rumori forti e al colore rosso.
Alla fine di ogni anno lunare, il Nian si risvegliava dal suo sonno e risaliva dalle profondità marine per cibarsi di persone, animali e raccolti.
Gli abitanti dei villaggi, per secoli, erano soliti rifugiarsi sulle alture circostanti per sfuggire agli attacchi del mostro.
Un giorno, proprio al volgere del nuovo anno, un anziano dai capelli bianchi si recò in un remoto villaggio in cerca di ospitalità; nessuno degli abitanti gli prestò attenzione: erano tutti intenti a sbarrare porte e finestre e fare scorte prima di fuggire sui monti.
Solo una signora mise in guardia l’uomo, invitandolo ad abbandonare al più presto quel luogo e cercare rifugio altrove; ma ignorato il consiglio, l’anziano dai capelli argentei decise di trascorrere la notte proprio nella casa della signora.
Allo scoccare della mezzanotte il Nian fece irruzione nel villaggio e notata la casa in cui l’anziano dimorava, dalla quale proveniva una luce fioca, si spinse in quella direzione.
L’uomo aveva appiccicato dei fogli di carta rossa alla porta e alle finestre e accesso delle lanterne; la bestia a quella vista inorridì, cominciando a ruggire e a fremere.
Destato dal baccano, l’anziano si recò nel cortile interno dove fece scoppiare alcuni pezzi di bambù; poi uscì dall’abitazione, ridendo e schernendo il mostro, con addosso una vestaglia rossa.
Il Nian, terrorizzato a morte, fuggì.
Il giorno seguente, gli abitanti del villaggio, dopo essere scesi dai monti, appresero delle gesta compiute dall’anziano uomo e, cambiatisi i vestiti, andarono a fare visita ad amici e famigliari.
Da allora, è tradizione appendere distici di colore rosso recanti scritte fauste e lanterne alle case e far scoppiare petardi e fuochi d’artificio per tenere lontano il Nian e gli altri spiriti maligni.
I piatti tipici
La cena di Capodanno, considerata il pasto più importante del nuovo anno, è caratterizzata da un abbondante menu in cui trovano spazio piatti dal forte valore simbolico.
Tra le pietanze che non devono mai mancare sulla tavola vi sono il pesce, i jiaozi, i changshoumian, la niangao e le tangyuan.
Il pesce è considerato un simbolo di prosperità; in cinese la parola yu, ovvero “pesce”, è omofono di yu, “abbondanza”, ed è per questa ragione che un piatto a base di pesce non può mancare durante i festeggiamenti della Festa di primavera.
Pesci gatto, carpe e sogliole sono tra le tipologie di pesci più consumate; tradizionalmente vengono cotti a vapore e accompagnati da un condimento base di salsa di soia, zenzero, scalogno, coriandolo e peperoncino.
Il pesce va rigorosamente servito a tavola intero e la testa deve essere rivolta verso il commensale più anziano o l’ospite d’onore, a cui spetta il primo boccone.
I jiaozi, quella preparazione che è comunemente conosciuta come “ravioli cinesi”, sono invece emblema di ricchezza.
La forma ovale con gli angoli rivolti verso l’alto ricorda quella dei lingotti d’oro.
Secondo la tradizione, più jiaozi si mangiano la notte di Capodanno, più soldi si guadagneranno nell’anno a venire.
I changshoumian, gli spaghetti della longevità, come il loro nome suggerisce, simboleggiano un auspicio di lunga vita.
Più lunghi degli spaghetti classici, devono essere rigorosamente mangiati interi, senza spezzarli, e, per i più audaci, ingoiati interi senza essere masticati.
La niangao è una torta di riso glutinoso, arricchita da datteri o castagne, tipica di questo periodo dell’anno.
Quando viene servita in tavola, è usanza pronunciare la frase nianniangaosheng, “elevarsi di anno in anno”, un augurio di crescita sia personale che lavorativa.
Tipiche della Festa delle lanterne, le tangyuan sono delle palline di farina di riso glutinoso farcite con pasta di sesamo, di fagioli rossi, di datteri o di arachidi e immerse in uno sciroppo tiepido.
Il loro nome, che ricorda la parola tuanyuan, “ritrovarsi”, e la loro forma arrotondata rimandano al concetto dello stare assieme, del riunirsi.
L’anno del Topo
Secondo il calendario lunare cinese, a ogni anno corrisponde un diverso segno zodiacale.
Se l’anno appena conclusosi era governato dal Maiale, quello che sta per iniziare sarà invece dominato dal Topo.
In quanto primo dei dodici segni zodiacali cinesi, i nati sotto il segno del Topo sono leader dalle grandi abilità di comando.
Questo li porta a essere persone ambiziose e astute, pronte a ottenere ciò che vogliono a qualunque costo.
Dotati di una spiccata curiosità e osservatori attenti, studiano ogni situazione nel dettaglio e non si gettano mai a capofitto nelle cose.
I Topo sono persone dotate di un certo fascino che li porta a essere gentili nei confronti degli altri, ma, allo stesso tempo, sono molto selettivi e si fidano solo di pochi individui.
E tu, Quattrocchi, in quale anno sei nato?
Sei un Topo o, magari, una Capra come me?
Qui ti lascio il link a un bellissimo video di Liziqi, youtuber cinese, interamente dedicato ai preparativi per la Festa di primavera.