Indossare il proprio corpo: a volte mi sembra della forma sbagliata

Indossare il proprio corpo: a volte mi sembra della forma sbagliata

Tempo di lettura 3 minuti

Estate: caldo, sole, spiaggia, mare. Acqua, calma, libri.
Questo è il gioco di associazione che faccio ogni volta che penso a questo periodo. Un periodo che sa rendermi felice, serena e allo stesso tempo angosciata.

Nessun altro periodo dell’anno mi regala questo trito di emozioni.
Perché?
Perché in estate mi scopro, indosso il mio corpo e a volte mi sembra della forma sbagliata.

Dal momento che so di non essere la sola a fare questi pensieri, ho deciso di scriverci su, così magari possiamo parlane a quattrocchi.
E colgo pure l’occasione per presentarvi due profili social sulla body positivity.

Indossare il proprio corpo: ecco come mi vedo allo specchio

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La verità è che in estate mi guardo di più, mi controllo.
Prendo nota di tutti i miei difetti, e quello che fino a ieri andava bene, oggi è scaduto.
Non mi piace più.

Guardo molto di più anche gli altri, ho l’istinto di allargare le foto per vedere ogni singolo pixel disponibile, ma mi trattengo perché è come il desiderio di mangiarmi le pellicine.

Insomma, allo specchio c’è un corpo che non mi soddisfa.
E tutte le ore di palestra non fatte, di diete biologiche saltate, di creme anti-cellulite non messe si accumulano su quel corpo, lo rendono ancora più difettoso.

Allo specchio mi vedo come qualcosa da correggere: vorrei passare lo strumento timbro di Photoshop su ogni angolo poco convincente. Vorrei che tutte le formule “facili e veloci” proposte online funzionassero, così che tutto sia come deve essere.

E mentre ogni momento passato a prepararmi è buono per squadrare questo corpo che non mi piace, penso che bella non lo sono stata mai.
Penso che un giorno, quando riguarderò le foto di me al mare, non potrò dire “allora sì che ero bella” come fanno le signore che condividono la loro giovinezza.

Giudicare il mio corpo mi rende più cattiva

Giudicare il mio corpo mi rende più cattiva

Sai cos’ho notato?
Questo modo di vedermi mi rende più cattiva e mi fa entrare in un circolo vizioso stancante.

Il mio occhio si posa sul corpo di qualcuno, lo giudico e poi giudico me stessa. Cosa che mi porta a giudicare nuovamente il corpo di qualcun altro.

Questo mi porta a vestirmi pensando di star valorizzando il mio corpo, quando in realtà sto solo cercando di nasconderne i difetti.
E in estate la cosa si fa parecchio dura, soprattutto perché sono una da mare: vorrei fare la foca che sale e scende dal bagnasciuga senza sentirmi sbagliata se sono foca e non sirena.
Ho reso l’idea?

La prova costume esiste davvero?

Nonostante tutto, in estate preservo ancora un po’ di razionalità. L’anno scorso ho pure pubblicato un video su IGTV, in cui invitavo il mondo a pensare “che la prova costume è superata nel momento in cui ti metti il costume”.
Non importa se hanno detto che hai il fisico a pera, a clessidra o se ti senti un melone con un paio di ciliegie al posto dei seni. Puoi essere tutta la frutta che vuoi, con indosso il costume che ti diceva “comprami!” e che ora si trova ancora imbustato in fondo al cassetto.

Ed è in questi momenti che mi viene un dubbio: ma siamo sicuri a essere proprio noi i primi “nemici” di noi stessi?
O è più vero il contrario, ossia che possiamo essere i nostri fan numero uno?

Body shaming e body positivity su Instagram

 

La verità è che non ho una risposta a questi quesiti. Non so nemmeno se sono le giuste domande da porsi!
Quindi, per rimediare a questa serie di indecisioni, vorrei farti conoscere due profili Instagram: belledifaccia e lovecurvy_laurabrioschi.

Questi due profili sono molto utili per farsi una cultura sul body shaming e la body positivity, conoscere nuovi punti di vista che sviscerano il problema dell’accettarsi e apprezzarsi.

Non è un processo facile, e a cadere in fallo ci si mette davvero poco.
Quello che però mi regala leggere un loro post o ascoltare i loro video è qualcosa di unico: non mi sento sola, non mi sento giudicata e quel disagio che mi porto dietro prende forma, ma non è quella del mio corpo.

 

4 commenti

  1. Fabio Biagini

    Tutti i giorni dopo la doccia, mi soffermo qualche secondo davanti allo specchio ad ammirarmi, sì proprio così: ad ammirarmi. Sono narciso? Non lo so, ma:
    1. Non vado in palestra
    2. Non faccio nessuna dieta anzi, amo mangiare e godermi il cibo e le buone bevande, birra in primis.
    3. Mi vesto “al buio”
    4. Non uso cosmetici o prodotti simili tranne un po’ di gel nei capelli.
    Non mi considero bello… Ma uno che piace e il primo ammiratore sono io stesso.
    Sono narciso? Io mi considero vivo.

    1. Ciao Fabio, penso sia una bella cosa il stare bene con se stessi. Quando mi piaccio sono anche più serena, non solo più felice. Non credo tu sia Narciso dal momento che è una cosa che fai per te stesso. Ma anche se lo pensassi, non avrebbe importanza: quello che conta è ciò che pensi e vuoi tu, perché quello è il tuo corpo.
      Grazie per la condivisione e alla prossima 😉

  2. Bellissimo articolo. Lo troverà citato nel mio ultimo articolo sulla rivista online “Nel Futuro” e con un link sul mio blog “stresspossibileperdimagrire.blog” nella speranza che possa arrivare a più persone possibile perchè lo merita. cordiali saluti Dott. Riccardo Ferrero

Qual è il tuo punto di vista?