Letture 2023: reading challenge e book journal

Letture 2023: reading challenge e book journal

Tempo di lettura 3 minuti

Salve.
Siamo a febbraio e io non pubblico dal 31 ottobre, quindi che dire?

Torno per parlare di letture – e di che altro se no? – e colgo pure l’occasione per condividere un acquisto a tema letture che mi sta piacendo un sacco!

Quindi, bando a alle ciance e iniziamo!

Goodreads: challenge di lettura 2023

Come ogni anno non ho saputo resistere e ho dato il via alla Reading Challenge 2023 su Goodreads.

Negli ultimi anni la sto prendendo bene: non la vedo – e non voglio vederla – come una gara contro gli altri, bensì come un metro di misura per capire in cosa sono migliorata e in cosa no. Quali tipologie di romanzi hanno segnato maggiormente il mio anno di letture e così via.

Questo è un aspetto su cui ho dovuto lavorare parecchio.
Tra la community di Instagram (bookstagrammer) e quella di TikTok (booktok) veniamo bombardati da costanti aggiornamenti di lettura, con una quota mensile di libri letti spesso fuori dalla nostra portata.

Non riesci a leggere più di 2 libri al mese?
A volte manco leggi?
Ok, va bene. 

Non si è meno lettori perché si leggono 3 libri l’anno.
Trasformare questo hobby in una gara contro gli altri ce lo farà odiare: leggere, per me, deve essere divertente, appagante, rilassante. 
Quindi, sì, partecipo ogni anno alla Reading Challenge e lo faccio per me.

Goodreads è soprattutto un ottimo spazio dove tenere traccia delle letture fatte, e grazie alla newsletter automatica ricevo anche consigli sui romanzi letti da chi seguo o che comunque sono stati apprezzati da chi ha letto il mio stesso libro.

Prime letture del 2023: delitti e crime tra India e Inghilterra

Ho iniziato l’anno zoppicando con Il principe di Bombay, terzo volume della saga che vede protagonista Perveen Mistry.

Questa saga, sebbene abbia dal primo romanzo delle debolezze, mi intriga parecchio, a partire dall’ambientazione indiana di inizio Novecento.
A questo si aggiunge che la protagonista è una procuratrice legale e grazie al suo lavoro si ritrova a svolgere indagini e risolvere omicidi.

Insomma, storia e crime in un colpo solo!

Purtroppo, però, non ho visto i miglioramenti che speravo a seguito dei primi due volumi.
Il pensiero e i modi di Perveen risultano semplificati, quasi superficiali: le emozioni non vengono approfondite, non c’è una reale crescita nonostante le diverse disavventure passate.

L’autrice, inoltre, da una parte si ripete spesso per dare peso a una certa situazione e dall’altra tira fuori dettagli come se ne avesse già parlato, creando confusione.

Titolo: Il principe di Bombay
Casa editrice: Neri pozza
Voto: 🤓 🤓.5

A risollevarmi ci ha pensato Il colpo che mancò il bersaglio, anche questo terzo volume della saga del Club dei delitti del giovedì.

Qui possiamo dirlo a gran voce: sono tornati i mitici quattro!
Dopo il secondo volume un po’ spento, a tratti noioso e meno intrigante, Osman racconta una storia ben congegnata e con i personaggi che mi avevano conquistato nel primo volume.

Ironico, dal ritmo incalzante e dalla narrazione coinvolgente: questo romanzo è perfetto per rompere il blocco del lettore o risollevare una giornata no.

Titolo: Il colpo che mancò il bersaglio
Casa editrice: SEM Libri
Voto: 🤓 🤓 🤓 🤓

Il taccuino del lettore compulsivo – bookjournal

il taccuino del lettore compulsivo
Il taccuino del lettore compulsivo, Carlotta Fiore

Da inizio anno ho letto altri due libri: Crossroads di Franzen e I miei stupidi intenti di Zannoni.
In più, ho in ascolto Il dottor Strange e il signor Norrell di Clarke e in lettura La scomparsa di Stephanie Mailer di Dicker.

Di ognuno sto tenendo traccia sul taccuino del lettore compulsivo di Carlotta Fiore, edito Gribaudo. 
Si tratta di un bookjournal, nel quale le schede di lettura si alternano a considerazioni e consigli di lettura. 

Senza mezzi termini: lo adoro.
Perché non ci ho pensato prima?

Di bookjournal è pieno l’internet, alcuni sono delle vere e proprie opere d’arte, ed è impossibile non trovare qualcosa che risponda ai nostri gusti.
E nel caso non serve disperarsi: ci sono una valanga di video tutorial su come crearsene uno personalizzato nei minimi dettagli.

Ora: è fondamentale per chi legge?
No, è esattamente come tutti i fantastici segnalibri che ti ritrovi sparsi per casa e manco usi.
MA! Lo adoro.

Leggo molto in formato ebook, utilizzo già Goodreads per segnarmi le letture e i voti che assegno, quindi perché prendere un bookjournal?
È qualcosa di concreto, a portata di mano e mi permette di raccogliere sul momento i pensieri.

Ho fatto questo acquisto prima della fine dell’anno per essere pronta con l’anno nuovo, e purtroppo l’ho fatto prima che @solounaltrapagina creasse il suo con Marilù.
Che comunque comprerò, dando il via a una nuova compulsione legata al mondo della lettura 😜

Qual è il tuo punto di vista?