(Le mie) Soluzioni per dormire

(Le mie) Soluzioni per dormire

Tempo di lettura 5 minuti

Come ho detto in un precedente post, mi avvicino ai 30 e ogni tanto (sempre più spesso) rivolgo qualche pensiero alla mia futura casa.
Immagino il quartiere, fantastico sull’arredo, ma la mia attenzione va soprattutto alla camera da letto. Il fulcro della mia casa, la zona più intima, dove c’è il letto.
E io amo il letto.

Il letto: isola felice

Soluzioni per dormire da quattrocchi

Sono nata di domenica, e dei nati di domenica si dice che siano persone calme, pacifiche, tendenti alla fiacca.
No, decisamente no, o almeno non io.
Non sono mai stata tanto ferma e nemmeno troppo tranquilla, ma ho imparato a dosarmi: certe situazioni richiedono davvero un atteggiamento zen.

Eppure ho il forte richiamo del letto.
Quanto sono belli i cuscini? Soffici, di varie forme, bianchi o colorati.
E i piumini? Quelli tipici della montagna, che sono della misura giusta del letto, belli imbottiti e che mi trascino fino all’ultimo giorno d’inverno. Mai veramente pronta ad abbandonarli.

Le chiacchiere a letto, la colazione a letto… Solo a dire queste cose vivo già in un sogno dai colori pastello. Un’immagine da igers, che chiama a sé un cuoricino dopo l’altro.

E poi il rumore di vetri infranti: soffro d’insonnia.

Cosa non si fa per dormire?

Bere una camomilla era una delle mie soluzioni per dormire

Gli attimi, a volte le mezzore, prima di coricarmi a letto sono segnati da lunghi e profondi sbadigli. Gli occhi mi si chiudono da soli, ho le palpebre pesanti. Ma appena mi sdraio sotto le coperte…
Niente, ho di nuovo gli occhi aperti e le orecchie vigili: potrei sentire anche una piuma cadere dall’altra parte della casa.

Altre volte, invece, non mi sento stanca per niente, ma devo andare a letto, lo so.
Così ascolto la musica, ballo, faccio addominali, giro i miei film mentali finché non mi obbligo ad andare a dormire. E a quel punto leggo un libro, faccio le parole crociate, mi racconto una storia, canto la ninna nanna, conto le pecore… E finalmente mi addormento.
La mattina, non c’è bisogno di dirlo, le mie occhiaie arrivano al mento come se avessi fatto baldoria tutta notte.

Ho perfino superato la fase della camomilla, perché che ci crediate o meno, se bevo qualcosa dopo le nove di sera rischio di svegliarmi a ripetizione durante la notte per andare in bagno a fare plin plin (grazie pubblicità!).

E direi che è per gente come me, come noi, che è nato Napflix, Siesta Video Platform.

L’ora del sonnellino

Soluzioni per dormire e fare un bel sonnellino

Due spagnoli di Barcellona hanno deciso di aprire una piattaforma con alcune soluzioni per dormire. Sono partiti da tre video noiosi e barbosi a tal punto da farti desiderare di accasciarti a terra e russare.

Russare per me è sempre stato sinonimo di sonno profondo. Penso mi abbiano fatto credere questo i cartoni animati, perché chi russa non dorme poi così bene.

Nel tempo hanno poi aggiunto video rilassanti di vario genere. Dall’ascoltare i suoni della natura (cosa che permettono di fare anche alcune applicazioni) al guardare una lava lamp, come anche seguire una cerimonia del tè giapponese.

Napflix però l’ho scoperto solo di recente e tra le categorie in cui ha diviso i video ce n’è una che ho imparato ad amare negli ultimi due anni: ASMR.

Autonomous Sensory Meridian Response (ASMR)

Disegno di un gatto, scarabocchi su carta

Conosciuto anche come l’orgasmo del cervello per la sensazione che si prova sulla nuca e alla base del cranio. Un formicolio, che nel mio caso (ma non escludo succeda anche a qualcun altro!) a volte è sostituito da una sensazione di annebbiamento.

Questa sensazione la si può provare nei confronti di varie cose, come ascoltare qualcuno sussurrare, guardare qualcuno che disegna o sentire picchiettare su una superficie particolare. E non tutti ne sono soggetti.
Io ho sempre provato questa sensazione, ma ho potuto darle un nome solo negli ultimi anni: immaginate lo stupore nel sapere che non ero l’unica a provarlo?

Su Youtube la comunità ASMR cresce sempre di più e vanta sempre una maggior numero di follower, perché alla fine si tratta di video capaci di farti rilassare, di toglierti i pensieri accumulati nel corso della giornata.
I video sono disponibili in tutte le lingue, e molti youtuber decidono di mettere a disposizione sul loro canale video in più di una lingua, così da poter raggiungere un maggior numero di persone.

Ascoltare un video in lingua straniera a fine giornata non sempre rilassa e poter contare su una traduzione non è affatto male.
In più, perfino lo stile ha la sua importanza: c’è chi sussurra (whispering), chi traccia lettere o disegni con le dita (tracing), chi sfrutta i visual trigger (ciò che scatena l’ASMR tramite la stimolazione visiva, come i movimenti delle mani o disegnare degli scarabocchi, i famosi doodle).

Cuffiette alla mano: trova il tuo trigger

Cuffiette per ascoltare i video youtube

Molti sono i video che mettono a confronto diversi tipi di trigger per aiutare lo spettatore a trovare quello che più lo coinvolge, lo rilassa.

Perché questi video abbiano pieno effetto, viene consigliato l’uso delle cuffiette, in modo che i suoni, anche quelli più flebili, possano essere uditi.
Un esempio? Lo sfregare delle dita, l’una contro le altre, o gli inaudible sound che risultano quasi impercettibili.

Tutto è reso possibile dall’uso di microfoni molto sensibili, coi quali gli ASMR-artist possono anche “dirigere” il suono nell’orecchio sinistro o destro, tanto da avere la sensazione che si trovino realmente vicino a noi.

I mieio trigger preferiti? Penso quelli visuali, soprattutto gli hand movement con la variante del tracing!

 

Bene, anche solo parlare di questi video mi ha rilassata! E sarei davvero curiosa di sapere se anche tra di voi si nascondono degli ascoltatori ASMR: fatemelo sapere in un commento qui sotto o sulle pagine social!

Se vi interessa sapere qualcosa di più sull’ASMR, vi lascio tre articoli molto interessanti:

ASMR and ‘head orgasms’: what’s the science behind it? – The Guardian

ASMR: Orgasms for Your Brain – Huffington Post

Interview with Jennifer Allen, the woman who coined the term – ASMR University

 

Se questo Ci penso io ti è piaciuto, continua a seguirci e preparati… #OcchioAlNatale

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