The Game: l’era digitale spiegata da Alessandro Baricco

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Cosa c’entra il classico Space Invaders con Microsoft, Google e Amazon?
Moltissimo.
Almeno, questo è quello che ci racconta Alessandro Baricco con The Game.

Lo scrittore torinese, infatti, ha dedicato il suo ultimo saggio a un tema di cui si parla sempre di più: la rivoluzione digitale.

Con questo termine ci si riferisce all’avvento dei personal computer, della tecnologia web e, infine, della nascita dei social media.
Un cambiamento tecnologico la cui portata è sotto gli occhi di tutti, con conseguenze che hanno lasciato il segno anche sulla società.

Dalle cupe profezie di Black Mirror alle inchieste sull’utilizzo dei dati di Facebook, oggi sono in molti a interrogarsi sulla direzione intrapresa dalla cosiddetta “società digitale”.

Il timore più diffuso è che le nuove generazioni diventino più fredde e distaccate di quelle che l’hanno preceduta.
Quante volte ci siamo sentiti rimproverare per l’eccessivo utilizzo del telefonino?
Una critica che, a dire la verità, spesso proviene da persone che non sono nate e cresciute con le tecnologie digitali e per questo spesso faticano a comprenderle.

Alessandro Baricco è sicuramente uno di loro. In effetti, da uno scrittore che ancora si “ostina” a scrivere romanzi e sceneggiature teatrali, mi sembrava quasi lecito aspettarmi una critica al mondo digitale.

Per farlo adotta un approccio da rigoroso studioso: armato di date, eventi e aneddoti, l’autore traccia una vera e propria mappa della cultura digitale… con tanto di cartine geografiche!

La nascita del Game

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La prima parte di The Game è dedicata alla nascita della rivoluzione digitale.

Per molti è storia antica ormai e può sembrare strano cercare un collegamento tra Space Invaders e l’iPhone.
Baricco invece non solo lo cerca, ma lo trova pure. Partendo proprio dal famoso videogioco, l’autore ci racconta la mentalità di una generazione che ha voluto chiudere con il passato per plasmare un mondo adatto alle proprie necessità.
Per farlo non ha fondato partiti o correnti filosofiche, ma ha creato strumenti che rendessero possibile questa rivoluzione.

A distanza di trent’anni, possiamo dire che fu una scelta azzeccata: Internet scavalca e distrugge quei confini nazionali per cui si erano combattute le Guerre Mondiali. Nega l’autorità delle élite che quelle Guerre le avevano volute – ma senza combatterle, ovviamente -, consegnando direttamente all’uomo comune gli strumenti per poter accedere da solo a tutto ciò di cui ha bisogno.

Ma The Game non è un trattato di storia contemporanea. Le origini del web rappresentano solo un imprescindibile punto di partenza per il cuore del saggio: un’analisi straordinariamente profonda della società digitale.

Chi vince al Game?

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Baricco chiama la nostra società The Game, perché il videogioco ne è allo stesso tempo l’origine e il traguardo.

Interagiamo tra di noi con gli account di Instagram e rimaniamo in contatto attraverso Whatsapp. Premiamo simboli colorati e ci aspettiamo un risultato immediato.
Facile e divertente da imparare, proprio come un gioco.
Padroneggiarlo, però, è tutt’altra questione.

Il Game è una società che garantisce a chiunque il libero accesso (purché abbia una buona connessione Internet, s’intende!), ma permette solo a pochi di coglierne tutta la potenzialità.

Facebook, Amazon, Google. Poche società con disponibilità finanziarie senza precedenti, capaci di mettere in difficoltà interi Paesi solamente perché hanno capito meglio di chiunque altro come muoversi nel Game.

Ancora più interessante è notare come queste aziende non abbiano fondato la rivoluzione digitale, ma di certo l’hanno portata verso una nuova direzione, trasformandola da contro-cultura a unico modello sociale, economico e politico possibile.

Il Game doveva abbattere le élite del Novecento, ma per farlo ha dovuto aprire la strada a quelle del nuovo millennio. Destino inevitabile di ogni rivoluzione, secondo Baricco.
Insieme ai nuovi guru, anche noi siamo cambiati.

L’autore descrive una società digitale aperta, dove è più facile comunicare e farsi sentire.
Ma è anche una società dove è sempre più importante dare la propria opinione che ascoltare quella altrui.
Abbiamo trasformato l’immediatezza in fretta e, infine, in indifferenza.

Chissà cosa penserebbe di tutto questo il Signor Berners-Lee, l’inventore del World Wide Web, che decise che la sua creazione sarebbe dovuta essere per sempre, e per chiunque, gratuita!

Una guida al Game

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Chi mi conosce sa che sono un devoto lettore di Baricco, ma non è questa la ragione che mi spinge a consigliare il suo ultimo saggio.

The Game è un libro che chiunque dovrebbe leggere. Non tanto perché fornisce tutte le risposte che servono sulla società digitale (e neppure ha questa pretesa, sia chiaro), quanto perché invita a porsi delle domande.

Domande che ritengo essenziali non solo per vivere al giorno d’oggi, ma addirittura per sopravvivere: il web è forse lo strumento più potente e complesso che sia mai stato consegnato nelle mani di un essere umano… ed è stato fatto senza fornirgli uno straccio di libretto delle istruzioni!

Non è un’esagerazione, se solo pensiamo che la politica viene fatta a colpi di tweet e una mail è capace di affossare il mercato finanziario.

Visto così, questo Game sembra un mostro estraneo e incontrollabile, del tutto diverso dalla pacifica creatura a forma di smartphone che teniamo in tasca. Invece, dobbiamo imparare a renderci conto che non c’è alcuna differenza tra i due.

Approfondire le nostre conoscenze del web, non solo come strumento ma anche come fenomeno sociale, ci permetterà di dare la giusta dimensione agli episodi che ci circondano quotidianamente. Imparare a riconoscere i rischi, ma anche le potenzialità di queste tecnologie.

Ciliegina sulla torta, l’inimitabile stile di Baricco!
Leggero e scherzoso, quasi complice con il lettore che accompagna alla scoperta di un mondo digitale a cui l’autore sa bene di non appartenere. Ma allo stesso tempo estremamente acuto e intelligente.
Non sempre ti capiterà di condividere la sua opinione, certo, ma credo che alla fine di questa lettura avrai molti spunti su cui riflettere.

Insomma, se sei alla ricerca di un saggio per superare la nostra Quattrocchi Reading Challenge, non puoi assolutamente perderti The Game e le sue mappe di un mondo digitale in continua evoluzione.

 

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