#5tipidi caffè in giro per Torino

#5tipidi caffè in giro per Torino

Tempo di lettura 5 minuti

Le gite fuori porta sono l’escamotage perfetto per allungare il fine settimana e renderlo unico.
Andare in nuovi locali, passeggiare lungo le vie dello shopping, visitare monumenti…

Il rischio è quello di intraprendere una marcia serrata per assicurasi di vedere tutto. E alla fine si arriva a non godersi la città, ad avere male ai piedi e di tornare più stanchi di quando si è partiti.
Capita soprattutto quando si parte alla volta di città grandi, piene di mete da raggiungere.
Per questo ho pensato di portarti in giro per Torino pensando prima di tutto alla pausa caffè.

Grazie alla Fondazione Ricerca Molinette è stata realizzata la TORINO coffee card, con la quale potrai gustarti #5tipidi caffè nei locali storici della città.
Il pass durerà per tutto il 2018 e ha un costo di 4 euro e 50 centesimi. Facendo i conti ogni caffè ti verrà a costare solo 90 cent, in più verranno devoluti 2 euro ai progetti di ricerca della Fondazione.

Quindi scarpe comode, zaino in spalla e cartina alla mano (è compresa nel pass!): i caffè ti aspettano.

1. Un espresso alla Gelateria Pepino

Espresso alla gelateria pepino
http://www.gelatipepino.it

Qui è nato il Pinguino, il primo gelato al mondo su stecco ricoperto di cioccolato.
Ora lo trovi in tutta Italia, perfino rivisitato dalle grandi marche come la Magnum.

Se passi da Torino nei mesi più caldi, potresti concederti un classico espresso con gelato, per una full immersion nella tradizione.

Questa Gelateria si trova in Piazza Carignano, di fronte al Primo Parlamento Italiano e vicino al Museo Egizio.
Per visitarlo ti occorreranno circa 2 ore e mezza, e per farlo come si deve prenota online i biglietti assicurandoti di avere inclusa la audio/videoguida.

Se anche tu sei book addict, passa dalla libreria internazionale LUXEMBURG The British Bookshop.
Da più di quarant’anni distribuisce edizioni Penguin, e possiamo definirlo il paradiso di chi ama autori e lingue straniere.

A 3 minuti a piedi dal Museo Egizio si trova Linopassamilvino, un ristorante che ha fatto dello street food un’esperienza culinaria divertente e stuzzicante!
Questo locale è la patria degli arrosticini, serviti in comodi bicchieri da asporto, avvolti dentro a piadine sottili, conditi anche all’orientale.

Non è obbligatorio il take away, il locale è bello grande e adatto ai grandi gruppi.

2. Espresso in vetro al Caffè San Carlo

caffè San Carlo torino
https://www.sancarlocaffetorino.it

Come diceva Tockins in La Bella e la Bestia, “se non è Barocco è un pastrocchio”.
Questa caffetteria è stato un centro di ritrovo per intellettuali e patrioti risorgimentali. Lascia davvero a bocca aperta per la sua bellezza: i decori floreali, le rifiniture dorate, l’eleganza del lampadario che pende dal soffitto…

Ecco perché qui mi è venuto spontaneo ordinare un espresso in vetro: il più raffinato dei cinque caffè.

Una curiosità: il locale fu il primo d’Europa a essere illuminato a gas.

Ti trovi in Piazza San Carlo, proprio accanto a via Lagrange, via dello shopping che ospita anche Eataly.
Di gente che vuole provare la cucina italiana ce n’è davvero tanta, e purtroppo qui non si può prenotare.
L’orario più gettonato va dalle 13 alle 14, quindi magari presentati un po’ prima.

3. Un ristretto al The Tea Torrefazione Moderna

moderna torrefazione caffè torino

Questo luogo sembra uscito dal quartiere di Diagon Alley. Se hai letto o visto Harry Potter, capirai non appena ci metterai piede.

Si tratta di un luogo storico, la cui facciata risale al 1800, dove il caffè veniva tostato in sede.
Una rivendita di prodotti oltre che caffetteria, quindi se sei alla ricerca di un pensierino da portare a chi ti aspetta a casa la scelta non manca.
Nel corso degli anni, il The Tea si è specializzato nella vendita del tè, di cui ne propone oltre 235 tipologie. Originarie di paesi lontani, acquistabili anche online.

Nelle vicinanze si trova il MAO, Museo d’Arte Orientale, dove oltre a visitare le mostre, vengono realizzati workshop relativi alle arti marziali e attività da svolgere in famiglia.
Anche in questo caso, consiglio di prendere i biglietti online, così da non passare del tempo in fila.
Anche perché ti aspetta via Garibaldi, con tutti i suoi negozi.

Per il pranzo che ne dici della classica torinese da Il Signor Panino?
Una sorta di bistrot all’italiana che si trova a circa 5 minuti a piedi dalla caffetteria, e il menù ovviamente non prevede solo panini.
Si tratta di un locale ideale per intolleranti al glutine e al lattosio, oltre a essere vegan friendly.

Un’alternativa è la Gofreria Piemonteisa, la prima in Italia, dove vengono preparate secondo le ricette antiche gofri e miasse.
In un colpo solo è contento chi va in cerca di street food, pratico e veloce da mangiare, e chi punta sempre alla qualità della cucina italiana.

4. Un decaffeinato al Cafè al Bicerin

caffè al Bicerin torino
https://bicerin.it

Ad appena 6 minuti a piedi dal The Tea, si trova il Caffè al Bicerin.
Anche questo è un locale antico, che risale al 1763 e nasce come bottega. Qui Giuseppe Dentis vendeva acquacedrata e altre bevande rinfrescanti insieme al famoso Bicerin, a base di caffè, cioccolato e crema di latte.

Il Bicerin non è previsto nella TORINO coffee card, per questo ti propongo un decaffeinato. Così fai spazio a un caffè in più, o dici che esagero?

5. Macchiato caldo al Caffè Elena

Macchiato Caldo al Caffè Elena

È arrivato il momento di un ultimo caffè: questa volta il macchiato caldo al Caffè Elena, in Piazza Vittorio Veneto.

Dopo aver camminato lungo tutta via Po, una pausa ti serve proprio.
Piccoli tavolini rotondi, un’atmosfera ottocentesca grazie agli arredi autentici.

Hai letto la lunetta sopra la porta?
C’è scritto Carpano, un omaggio a Giuseppe Carpano che proprio in questa caffetteria mise a punto la ricetta del vermouth.

E per concludere in bellezza, ti aspetta la Fassoneria di Via S. Massimo: dove fare un burger è un’arte.
Il panino è componibile, e presenta varianti particolari e fuori dal comune.
Insomma, è proprio il caso di dire 50 sfumature di fassona.

Qual è il tuo punto di vista?