Cara Barbie, dobbiamo parlare.

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Non deve essere un caso che tu sia nata proprio oggi, a un giorno dalla festa dedicata a tutte le donne.
Come non è un caso tu sia nata bionda, con lunghi capelli fluenti, piedi piccoli da fata e due gambe lunghe da vertigine.

Cara Barbie, di cose su di te ne hanno dette parecchie.
Belle e brutte.
Ecco perché dobbiamo parlare a quattrocchi, come sempre.

Tutti i giochi più uno: le mille avventure di una Barbie

Barbie grazie per le mille avventure

Non sei unica, e di questo c’è da esserne felici.
Di Barbie ne esistono tante versioni, una per tutti i giochi più uno.

Sei dottoressa, sportiva, ragazzina, super trendy, chef e molto altro ancora.
Ti ho avuta nel modello da collezione, mia nonna aveva sborsato non so quante lire per comprarti con quel bellissimo abito fucsia. Adornato di minuscoli brilli a forma di stella.

Ho avuto anche Teresa, la Barbie che faceva equitazione, proprio come me.
Le ho tagliato la frangia, così da potermi immedesimare meglio.
Era e sarà sempre la mia preferita, perché al contrario della Barbie classica, Teresa piega ginocchia e gomiti.
Ora se non sbaglio ci riescono tutte: hai festeggiato a dovere?

Barbie, quanto mi avrai odiato le volte in cui dovevi dire cose serie o tristi, mentre sul tuo volto restava stampato quel sorriso compiacente.
Però so che ti sei divertita almeno quanto me quella volta che sei riuscita a salvare tutti dal perfido Venom.
Sei stata coraggiosa, un po’ testarda, sensibile e canzonatoria.
Hai messo tutti in riga e ti sei fatta valere, nonostante gli stereotipi ti abbiano fatta stare male a volte. 

Il problema del corpo

Barbie, il problema del corpo

Barbie la questione del corpo è un po’ delicata da affrontare.
Il fatto è che non siamo tutte uguali, e avremmo davvero bisogno di sentirci dire che va bene così.

Con te possiamo essere tutto, e vorremmo essere anche noi stesse.

Il fatto è che non hai i capezzoli. E quando nasci senza le mutande coi fiori già incollate, lì sotto sembri un angelo caduto in terra.
Per anni mi sono chiesta come facessi ad andare in bagno.
E secondo Toy Story anche i giocattoli ne hanno bisogno, quindi i calcoli non tornano.

E poi c’è la questione delle forme e delle taglie.
Possibile che tra di voi fare uno swap party sia così facile?
A me le cose delle mie amiche mica calzano sempre. Anzi, di solito non calzano mai…

Barbie, qui bisogna darsi da fare: nessuno è fatto con lo stampino!
E l’idea sarebbe farti assomigliare a noi, non il contrario.

Questioni amorose di vario genere

Barbie e Ken, questioni amorose di vario genere

Ti volevo anche ringraziare per avermi trasmesso una cosa importante.
Con te ho capito che quello che faccio lo devo soprattutto a me stessa.

Sono sempre stata molto felice di renderti protagonista delle mia immaginazione. Contenta di poterti avere senza Ken o Tommy nella stessa scatola.
Sei sempre stata libera di scegliere con chi uscire. E quando sceglievi Ken, era bello sapere ti sarebbe stato accanto in ogni caso.
E vorrei cogliere l’occasione per ringraziare anche lui, perché Ken ha saputo emanciparsi: ricordo che gli piaceva seguire la moda, e non si preoccupava di sembrare “una femminuccia”.
Essere femmina non è un difetto di fabbrica. Non è un difetto e basta.
Ricordo anche fosse orgoglioso di vederti fare carriera, e che per lui occuparsi di Tommy a tempo pieno era una soddisfazione.

Ci tengo a farti sapere, poi, che non ci sarebbe niente di male se decidessi di uscire con un’altra Barbie.
O se non volessi avere figli.
A noi non servono stereotipi Barbie, a noi serve che tu dia il buon esempio.
E il buon esempio non fa distinzioni di genere, etnia o preferenza sessuale.

 

 

 

 

Qual è il tuo punto di vista?