Cyberbullismo e Instagram Stories alla guida: @camihawke fa comunicazione sociale

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Seguo @camihawke da più di un anno.
Una persona spassosa con un lessico invidiabile, che tra una rece umile e un Oroscophake mi fa davvero ridere, e insieme a me più di 700 mila persone.

La spontaneità con cui Camilla ci porta nella sua vita quotidiana crea ancora più coinvolgimento. E tra i suoi meriti c’è quello di avere creato una community sana, in cui ognuno si sente sereno di poter partecipare.

Purtroppo non tutte le community sono formate da gente educata, consapevole della presenza di una persona dall’altra parte dello schermo.
Un atteggiamento che rivediamo anche in altre azioni, come quella di fare Instagram Stories alla guida.

Ecco, quindi, come Camihawke ha deciso di fare comunicazione sociale.

Camihawke parla di cyberbullismo

Camihawke e il cyberbullismo
Trovate il post con il video qui: La mia esperienza di cyberbullismo

A ottobre 2018, Camilla pubblica un video a proposito della sua esperienza con il cyberbullismo.
A causa di un meme realizzato con una sua foto, è vittima di bodyshaming da parte di utenti del web.

Con questo “video un po’ diverso dal solito”, Camilla si è dimostrata una presenza importante sulle diverse piattaforme social, anche per i più giovani.
Nella sua risposta a insulti e provocazioni, ricorda a tutti il valore delle parole e del rispetto da portare agli altri.

In particolare ho trovato costruttivo il suo modo di affrontare questa situazione.
Dopo una prima parte sarcastica, Camilla non nasconde il senso di malessere provato davanti a quei commenti.
Questo a indicazione del fatto che quello che esprimiamo online avrà lo stesso impatto di ciò che diciamo alle persone quando ce le troviamo davanti.
Perché, va ricordato, dal momento in cui le persone interagiscono tra loro, il web è la vita reale.

#NOIGSTORIESWHILEDRIVING, non usare il telefono alla guida

#noigstorieswhiledriving
Puoi leggere il post per intero qui: #NOIGSTORIESWHILEDRIVING

Di recente Camilla è tornata con un tema altrettanto importante: non usare il telefono alla guida.

Capita spesso di vedere qualcuno telefonare o mandare sms mentre sta guidando.
A questo si sono sommate le Instagram Stories.
Tutte attività pericolose, con il rischio di coinvolgere in incidenti altre persone.

Anche su questo Camilla ha le idee chiare, e le sono grata dell’utilizzo cha fa dei canali social, un mezzo di comunicazione diretta che arriva a persone di generazioni differenti.
Genitori che la ringraziano, ragazzi e ragazze che le indicano profili in cui le stories fatte alla guida mostrano persone che ballano e si agitano sul sedile, senza pensare all’incolumità personale e altrui.

Tra i commenti, non mancano le voci di chi si dice stanco di sentirla parlare di questo argomento per cinque giorni di fila.
Ma come ricorda Camilla, questa è una campagna di sensibilizzazione, e in quanto tale trova la sua forza nella durata e nella diffusione capillare del messaggio.

A questo punto, tocca a te Quattrocchi.
Vai sul post di Camilla – ho lasciato il link sotto l’immagine -, lascia un cuore e condividilo nelle tue stories (basta usare l’icona dell’aeroplano di carta).
Non scordarti di usare l’hashtag #NoIgStoriesWhileDriving e di taggare amici e parenti.

La tua vita e quella degli altri è più importante di qualsiasi messaggio, vocale, chiamata o stories fatte alla guida.

Qual è il tuo punto di vista?